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OMAGGIO A MARIA

 

                         

Nell’ambito del cartellone estivo dell’estate Acquedolcese, si è svolta la sera di ferragosto, nella suggestiva cornice dell’antico baglio del Castello, la seconda edizione di “Omaggio a Maria Assunta”.

L’evento è stato organizzato dall’A.C.A.S. di Sant’Agata Militello con il patrocinio del Comune di Acquedolci, della Regione Sicilia, Assessorato dei Beni Culturali e della Sovrintendenza Beni Culturali e Ambientali di Messina.

L’ esibizione musicale ha visto la presenza del soprano Felicia Bongiovanni e del tenore Gianluca Pasolini, accompagnati al pianoforte dal Maestro Fabio Ciulla, docente di ‘Prassi e repertorio nella scuola di canto‘ e di ‘Pratica della collaborazione pianistica’ presso il Conservatorio  “A. Scarlatti” di Palermo.

 

Gli artisti si sono esibiti in un ampio programma di arie e duetti: dalla Cavelleria Rusticana di Pietro Mascagni “Tu qui Santuzza”, dalla traviata di G. Verdi (due duetti) “Parigi o cara” e “Libiamo nè lieti calici”.  Arie d’opera: dalla Cavalleria Rusticana di P. Mascagni “Voi lo sapete o mamma”, dalla Norma di V. Bellini “Casta diva”.

A seguire, due arie della tradizione siciliana di Alberto Favara “La Barcillunisa” e di Calì “E vui durmiti ancora”; di G. Rossini dal Tancredi “Pensa, pensa che sei mia figlia”; dalla Norma di V. Bellini “Meco all’altar di Venere”, dalla Cavalleria Rusticana di P. Mascagni “O Lola c’hai  di latti la cammisa”, dalla Turandot di G. Puccini “Nessun dorma”.

I due cantanti sono stati accompagnati al pianoforte dal M° Fabio Ciulla che ha suonato pure l’intermezzo della Cavalleria Rusticana di P. Mascagni.

Buona affluenza di pubblico nello spazio fruibile del Castello, che speriamo in futuro possa essere meglio valorizzato  e reso maggiormente utilizzabile come prestigioso contenitore, anche per eventi di questo genere,  con adeguati e radicali interventi di ristrutturazione e di recupero.

Gli artisti ci hanno regalato momenti di intensa emozione anche per la visibile passione ed il trasporto con cui si sono esibiti.

Giuseppe Scaffidi Fonti

 

 

 

 

 

PREMIAMO IL MERITO

Yvonne

Si è svolta martedì 9 agosto scorso la sesta edizione della manifestazione con la quale l’Amministrazione comunale premia l’eccellenza scolastica.

Sono venti gli studenti che nell’anno scolastico appena concluso hanno riportato il massimo dei voti, ricevendo l’attestato di merito nel corso della cerimonia svoltasi nella sala consiliare del Comune di Acquedolci.

Erano presenti numerose Autorità civili e militari, i dirigenti scolastici delle scuole coinvolte, insieme ad alcuni docenti, una delegazione del Comune di San Fratello con in testa il Sindaco Dr. Sidoti, nonchè, come già nel 2019, il Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci.

Quest’ultimo, intervenendo ad apertura della premiazione, ha rimarcato l’importanza del merito e dell’impegno sia nella esperienza scolastica che nella vita di tutti i giorni.

In un commosso intervento, ricordando la sua esperienza di vita, lui  figlio di una famiglia numerosa e povera, grazie all’impegno ha raggiunto il risultato di essere diventato Presidente della Regione.

Poi, citando Papa Giovanni Paolo II, ha esortato i giovani presenti a fare della propria vita un vero capolavoro.

Venti gli studenti premiati, di cui 11 della scuola secondaria di I grado: Catena Emanuela, Di Salvo Cristian, Geranio Michele, Granata Ludovica, L’Abbate Marilina, Leggio Christian, Ricciardi Giuseppe, Rizzo Giulia, Santostefano Syria, Savio Veronica, Scafidi Antonio.

Nove i premiati della scuola secondaria di secondo grado: Armeli Diletta, Cassarà Marika, Giarratana Vincenzo Maria, Leanza Vincenzo Angelo, Nicolosi Diego Glauco, Scavone Antonio, Zingale Benedetta, Brancatelli Sofia, (Del Liceo Sciascia-Fermi di Sant’Agata Militello); Rotilio Francesco (dell’I.T.I.S. Torricelli di Sant’Agata Militello).

Bella iniziativa, ormai diventata una tradizione, con l’auspicio che serva da stimolo al serio impegno nello studio dei giovani e che la società civile, in tutte le sue componenti, sappia sempre premiare il merito.

Giuseppe Scaffidi Fonti

 

I

Tre nuovi mosaici nella Chiesa di Acquedolci

Dopo il mosaico denominato “Cristo in gloria con Maria Corredentrice”, inaugurato sabato 19 ottobre  2019, realizzato da Padre Marko Ivan Rupnik, artista della Comunità del Centro Aletti di Roma, è di questi giorni la realizzazione di altri tre mosaici, sempre a firma di  Padre Rupnik,  che si aggiungono ad impreziosire la Chiesa madre “B.V. Assunta” di Acquedolci

 

Sacramento della Riconciliazione

Il primo fa riferimento al Sacramento della Riconciliazione ed è stato collocato sul muro, in prossimità dell’entrata della navata destra.

Gli altri due sono collocati nella parte alta del presbiterio, uno a destra e l’altro a sinistra, e richiamano il Sacramento dell’Eucaristia e della Penitenza.

L’ultima cena
Lavanda dei piedi

Inconfondibile lo stile dell’artista Padre Rupnik, che con queste opere ha veramente  arricchito di bellezza e di spiritualità la nostra Chiesa.

Un sentito ringraziamento va a Padre Luigi Santoro, Parroco della nostra Comunità, per la sensibilità dimostrata nel volere la realizzazione di questi stupendi mosaici, che, al di là del fatto estetico, contribuiscono ad avvicinare il credente al trascendente.

Giuseppe Scaffidi Fonti

 

PREMIAMO L’ECCELLENZA

Si è svolta nei giorni scorsi la quinta edizione della manifestazione con la quale l’Amministrazione comunale premia l’eccellenza scolastica.

Sono ventidue gli studenti che hanno conseguito la maturità con il massimo dei voti ricevendo l’attestato di merito nel corso della cerimonia svoltasi in piazza municipio il 24 agosto scorso.

I premiati sono: Maria Chiara Minciullo, studentessa dell’Istituto “F. P. Merendino” di Capo d’Orlando (servizi per l’enogastronomia e ospitalità); Valentina Mollica dell’Itet di Sant’Agata Militello; Gioele Amalfi dell’Itis “Torricelli” di Sant’Agata Militello; Evelyn Riolo del Liceo Artistico di Santo Stefano Camastra; Calogero Campisi e Maria Grazia Virzì della scuola Alberghiera “Mandralisca” di Cefalù.

A seguire sedici centisti diplomatisi all’Istituto “Sciascia-Fermi” di Sant’Agata Militello: Martina Carbonetto, Ilenia Cracò, Donato Giovanni Gnai e Giulia Sanzarello per l’indirizzo Scienze Umane; Dalia Barone, Alessandra Possidente e Giulia Lo Cicero per l’indirizzo Linguistico; Alessandra Armeli (Scienze Applicate); Beatrice Calanni Fraccono del Liceo Classico; Calogero Luca Calcagno, Lorenzo Cester, Giuseppe Ferrara, Lorena La Monica, Lorenza Ricciardi, Ludovica Scaffidi e Lara Sciambarella per il Liceo Scientifico.

Bella iniziativa, ormai diventata una tradizione, con l’auspicio che serva da stimolo al serio impegno nello studio dei giovani e che la società sappia sempre premiare il merito.

Alla premiazione erano presenti, oltre al Sindaco Riolo ed il Consigliere Salerno, il sottosegretario Giancarlo Cancelleri e il deputato regionale Tommaso Calderone.

Giuseppe Scaffidi Fonti

Lo “zoo umano” di BANKSY al Chiostro del Bramante

Nel cuore di Roma al Chiostro del Bramante arriva Banksy con un’esposizione intitolata “Banksy, A visual protest”.  Rivoluzionaria, ironica e provocatoria, visitabile fino all’ 11 aprile 2021, dedicata al noto street artist britannico Banksy, la rassegna è composta da oltre 90 opere raccontate con leggerezza ed ironia, provenienti da collezioni private. Il percorso espositivo ha inizio con l’opera “Girl with ballon” utilizzata per la campagna “Stand with Sirya”, simbolo della fragilità dei sentimenti e degli affetti. Lo spettatore immerso nel mondo di Banksy, passa poi dall’irriverente e drammatica serigrafia “Toxic Mary”, che vede la Madonna mentre allatta il bambino con un biberon raffigurante un simbolo di morte, trasformando la gestualità materna in un aspetto letale, fino all’opera “Christ with shopping bags”, in cui il corpo di Cristo crocifisso è sorretto da borse della spesa piene di regali di Natale. Protagonisti principali delle opere sono gli animali tra cui: topi, scimmie, cani, maiali, portatori di messaggi politici e sociali di libertà e riscatto. Gli animali di Banksy, stanchi dello sfruttamento umano si rivoltano: allora i ratti  sorreggono cartelli di protesta,  le tigri fuggono dalle gabbie, le  scimmie prendono possesso del Parlamento mostrando lo “zoo umano” in cui viviamo  e  le contraddizioni sociali, come nell’opera: “No ball game” dove  due bambini  si lanciano un cartello con la scritta “vietato giocare a palla”, un invito ad rompere le regole, una critica ad un’ educazione troppo soffocante, alle proibizioni imposte dalla società. Nell’opera “Bomb Hugger” meglio nota come “Bomb Love” o “Bomb girl” è raffigurata una bambina che abbraccia una bomba come fosse un giocattolo, una delle prime serigrafie realizzate da Banksy diventata per lui stesso un’icona della dicotomia tra amore e guerra, tema a cui è da sempre legatissimo. In questo contesto, è forte il richiamo all’opera dal titolo “Napalm” dove è ripresa l’immagine impattante della bambina vietnamita Kim Phuc nuda e ustionata dal gas, inserita in un contesto totalmente rovesciato accanto alle icone del consumismo moderno e della società capitalistica americana Mickey Mouse e Ronald Mc Donald. Nella serie “Barely Legal” continua la condanna alla cultura consumistica soprattutto nell’opera: “Sales End Today” dove si deduce che la fine dei saldi provoca la stessa disperazione per la morte di Gesù. A conquistare i visitatori dunque è proprio questa comunicazione diretta e senza filtri, attraverso delle opere che oltre a farci sorridere, ci fanno decisamente riflettere.

Pamela Menichelli

“L’elogio dell’Im-Perfezione” I difetti che diventano bellezza

Imperfezione: Presenza di manchevolezze o difetti per cui qualcosa non risulta conforme al suo prototipo, ideale o materiale. Nella definizione del vocabolario rimarco la frase non risulta conforme al suo prototipo, questo significa che ognuno di noi riconosce o meno i propri difetti, li costruisce, li monta e li smonta in base alle proprie capacità intellettive, a volte facendosi influenzare da prototipi specifici oppure rimanendo ancorato alle proprie convinzioni senza farsi condizionare, utilizzando così le proprie risorse di coping, con la consapevolezza di essere perfetto nella propria imperfezione.

Molte dinamiche si definiscono in base allapprendimento sociale: il nostro modo di vivere e le nostre relazioni vengono dettati da una buona coscienza e conoscenza di noi stessi, decidiamo così se il nostro selfie nasconda (magari con qualche filtro) o faccia vedere con fierezza le nostre piccole imperfezioni, come stanno facendo alcuni personaggi famosi, dimostrando che ognuno debba accettarsi per apparire migliore innanzitutto dentro se stesso, per il proprio benessere psicologico e sociale. Carl Gustav Jung diceva: Non c’è luce senza ombre e non c’è pienezza psichica senza imperfezioni. La vita richiede per la sua realizzazione non la perfezione, ma la pienezza. Senza l’imperfezione non c’è né progresso né crescita. Continua la lettura di “L’elogio dell’Im-Perfezione” I difetti che diventano bellezza

“Le trappole del Web: quando il gioco diventa letale”

Chiunque di voi ricorderà sicuramente il capolavoro cinematografico di Henry Joost e Ariel Schulman – “Nerve”, scritto da Jeanne Ryan e interpretato da Emma Roberts. Si tratta di un film che attraverso un taglio adrenalinico, descrive una realtà virtuale ormai alla deriva, plasmata dall’avvento di un gioco, dal cui nome deriva il titolo del film. Continua la lettura di “Le trappole del Web: quando il gioco diventa letale”

Matematica e Umanesimo

In fondo la matematica esiste per contare, per misurare ed anche per dimostrare. Per i formalisti i numeri non sono altro che simboli. Ma la matematica può anche rivelare qualcosa di più profondo riguardante l’esistenza. Nel romanzo di Musil I turbamenti del giovane Törless a proposito dei numeri immaginari il protagonista dice: “Questa unità non esiste. Ogni numero, positivo o negativo che sia, elevato al quadrato dà una quantità positiva. Dunque non può esistere un numero reale che sia la radice quadrata di una quantità negativa”. Ma che cosa turba davvero Torless? Continua la lettura di Matematica e Umanesimo

IN NOCTE VERITAS

Si è svolta ieri la sesta edizione della Notte nazionale del Liceo classico, che ha visto impegnati gli studenti, gli insegnanti e tutto il personale scolastico del Liceo classico “Sciascia” di Sant’Agata Militello, in un tour de force fatto di teatro, arte, musica.

Il tema scelto di questa edizione è stato La Verità, che non può essere disgiunta dalla Giustizia. “Non c’è verità senza giustizia, come non c’è giustizia senza verità”, il motivo conduttore della serata.

Dopo l’indirizzo di saluto della Dirigente Larissa Bollaci e del Sindaco di Sant’Agata Bruno Mancuso, si è  assistito ad un susseguirsi serrato di eventi: la lettura del Prologo dell’Agamennone, danze e il “Processo ad Oreste”,  (tragedia liberamente tratta da “Coefore” ed “Eumenidi” di Eschilo) – a cura del laboratorio teatrale del liceo classico “Le Maschere”  diretto dal Prof.  Sergio Foscarini.

A seguire ed in contemporanea una serie di laboratori tematici.

Nella seconda parte della serata si è assistito alla rappresentazione della commedia brillante, liberamente tratta dalle opere di Aristofane, “Cercasi Euripide disperatamente”, sempre a cura del laboratorio “Le maschere”.

Tra la prima e la seconda parte è intervenuto l’assessore regionale alla pubblica istruzione On. La Galla, il quale ha plaudito alla iniziativa dei Licei classici, ribadendo l’importanza della preparazione umanistica e l’auspicio che la scuola offra sempre pari opportunità e prepari i giovani all’impegno sociale e nel mondo del lavoro.

Una serata all’insegna della riflessione e della bellezza, atto finale di un impegno degli studenti, dei docenti e di tutto il personale scolastico, che hanno dato il massimo, garantendo l’ottima riuscita dell’evento che fa ormai parte della tradizione della scuola.

Giuseppe Scaffidi Fonti

 

Segnali di civilta’

A volte, le piccole cose fanno la differenza e comunque contribuiscono a rendere migliori i luoghi che abitiamo. E anzi le piccole cose sono ancor più importanti quando non si ha la possibilità, o non si dispone di quella progettualità necessaria per realizzarne di grandi. Dalle piccole cose ai grandi progetti, le une non escludono gli altri.

Mi e’ capitato due anni fa di recarmi a Cremona. Una bella città, a misura d’uomo, che mi ha colpito oltre che per le sue bellezze artistiche ed architettoniche anche per l’ ordine e la pulizia.
Ad avvalorare ciò, anche se potrà apparire banale, la vista di un segnale  di “obbligo”, che invitava gli interessati cui era diretto ad adottare certi comportamenti.

Una cosa “normale” mi è apparsa “straordinaria”, tanto da sentire l’esigenza di scattare una foto. Ho cercato di dare una spiegazione a tutto ciò. Continua la lettura di Segnali di civilta’