Qualche anno fa, precisamente giorno 1 febbraio 1995 registrai presso il Tribunale di Patti, (n. 151 del Registro della Stampa), un periodico di informazione, cultura, politica e attualità, chiamandolo “Agorà”, nome che tradotto letteralmente significa “piazza”.
Con questo richiamandomi all’antica Agorà ateniese, il luogo in cui si svolgeva la vita sociale e politica del tempo. La piazza principale della polis.
L’Agorà era il luogo della democrazia per antonomasia, sede delle assemblee dei cittadini che lì si riunivano per discutere i problemi della comunità e decidere collegialmente sulle leggi.
Nell’Agorà si mantenevano o si creavano numerose relazioni interpersonali e si prendevano importanti decisioni.
Nella polis, tutti coloro che possedevano la qualifica di cittadini avevano gli stessi diritti e gli stessi doveri ed eleggevano i propri rappresentanti, cioè gli esecutori del volere collettivo.
Richiamandomi a tali principi ho voluto registrare quella testata cartacea, definendola “luogo di incontro delle idee“, aperta a tutti coloro che avessero voluto dare il loro contributo ad un dibattito serio e limpido che avesse tra i suoi fini anche quello di dare voce a chi non ne ha.
A distanza di tempo, “agoraonline.info “, adeguandosi alle mutate condizioni della informazione si pone in naturale continuità con gli ideali che hanno portato alla sua fondazione.