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CI VORREBBE COSI’ POCO

Era il 30 novembre 2018 quando segnalai ad un amministratore del Comune di Acquedolci, il fatto che ci fossero dei contenitori dedicati alla raccolta differenziata delle pile esauste stracolmi di ogni tipologia di rifiuti, evidenziando l’esigenza che fossero svuotati.

Questi contenitori si trovavano in via Genova, in Corso Italia ang. via Venezia ed in via Gen. Di Giorgio ang. via Mazzini (di fronte al Municipio).

Dopo ripetute segnalazioni i primi due sono stati rimossi, si, avete capito bene, invece di essere svuotati per continuare a fruirne, sono stati completamente eliminati dal sito dove si trovavano. Il terzo, quello pieno zeppo da mesi, ma di cui nessuno si accorge, (vedi foto sottostante),  fa ancora bella mostra di sé in pieno centro, alla faccia del decoro urbano e delle esigenze igienico-sanitarie.

Qualche settimana fa incontrando dei vigili, ho segnalato questo sconcio, mi è stato risposto che la cosa era stata già evidenziata ad un addetto/responsabile della ditta che si occupa della raccolta rifiuti, il quale avrebbe promesso lo svuotamento dello stesso nei giorni successivi.

Oggi, passando  per quella via ho visto che il contenitore stracolmo era ancora lì e che nulla era cambiato. Davanti al Municipio ho incontrato uno di quei vigili, al quale ho chiesto quali novità ci fossero su quanto loro segnalato nei giorni precedenti.

Inutile dire quale sia stata la risposta.

Ma a chi mi devo rivolgere? Chiedevo esasperato dalla paradossale situazione di apatia e di noncuranza; mi girai verso il Palazzo e ne scorsi una rappresentante, alla quale manifestavo quanto stava accadendo. La stessa, ancora in mia presenza, telefonava al responsabile spiegando quanto da me riferitole.

Vuoi vedere che per ottenere che si svuoti un cassonetto bisogna rivolgersi in alto!

Che tristezza…Comunque spero che queste mie segnalazioni servano a qualcosa.

Staremo a vedere!

Giuseppe Scaffidi Fonti

 

IN NOCTE VERITAS

Si è svolta ieri la sesta edizione della Notte nazionale del Liceo classico, che ha visto impegnati gli studenti, gli insegnanti e tutto il personale scolastico del Liceo classico “Sciascia” di Sant’Agata Militello, in un tour de force fatto di teatro, arte, musica.

Il tema scelto di questa edizione è stato La Verità, che non può essere disgiunta dalla Giustizia. “Non c’è verità senza giustizia, come non c’è giustizia senza verità”, il motivo conduttore della serata.

Dopo l’indirizzo di saluto della Dirigente Larissa Bollaci e del Sindaco di Sant’Agata Bruno Mancuso, si è  assistito ad un susseguirsi serrato di eventi: la lettura del Prologo dell’Agamennone, danze e il “Processo ad Oreste”,  (tragedia liberamente tratta da “Coefore” ed “Eumenidi” di Eschilo) – a cura del laboratorio teatrale del liceo classico “Le Maschere”  diretto dal Prof.  Sergio Foscarini.

A seguire ed in contemporanea una serie di laboratori tematici.

Nella seconda parte della serata si è assistito alla rappresentazione della commedia brillante, liberamente tratta dalle opere di Aristofane, “Cercasi Euripide disperatamente”, sempre a cura del laboratorio “Le maschere”.

Tra la prima e la seconda parte è intervenuto l’assessore regionale alla pubblica istruzione On. La Galla, il quale ha plaudito alla iniziativa dei Licei classici, ribadendo l’importanza della preparazione umanistica e l’auspicio che la scuola offra sempre pari opportunità e prepari i giovani all’impegno sociale e nel mondo del lavoro.

Una serata all’insegna della riflessione e della bellezza, atto finale di un impegno degli studenti, dei docenti e di tutto il personale scolastico, che hanno dato il massimo, garantendo l’ottima riuscita dell’evento che fa ormai parte della tradizione della scuola.

Giuseppe Scaffidi Fonti

 

SEGNALI DI SOFFERENZA

Consiglio Comunale di Acquedolci di oggi, 19 dicembre 2019.

In apertura di seduta,  si è assistito alla presentazione delle dimissioni da capogruppo di maggioranza da parte del consigliere Salvatore Scaffidi, depositate poco prima presso la segreteria comunale.

Di seguito il testo delle stesse:

“Io sottoscritto consigliere comunale Scaffidi Fonti Salvatore, con la presente rassegno formalmente le mie dimissioni irrevocabili da capogruppo consiliare di maggioranza. Questa mia decisione viene presa dopo una attenta e meditata riflessione, dato lo spirito di servizio, l’abnegazione e l’importanza che ho sempre attribuito, nei cinque anni quale consigliere di minoranza e da giugno 2017 fino ad oggi, ai lavori di questo consiglio comunale.

Lascio questa carica per evidenti ragioni di ordine etico e morale che non mi consentono di pormi sulla stessa linea di molte scelte operate dall’amministrazione, ma soprattutto del suo modus operandi, la cui commistione e sovrapposizione di ruoli e compiti, a mio avviso, non risponde a quel sacro principio costituzionale che è il buon andamento della pubblica amministrazione. Il progetto politico di cui ho fatto parte e che ho contribuito a creare risulta tradito nel momento in cui è evidente la voragine ormai esistente tra amministratori e cittadini, con i primi incapaci di farsi un esame obiettivo in merito al lavoro sin qui svolto ed i risultati ottenuti.

Lo spirito etico che ha sempre contraddistinto il mio ruolo di consigliere comunale, per l’altissimo valore morale e civico che esso rappresenta, continua a pervadermi e per questo motivo continuerò a svolgere il ruolo di rappresentante cittadino in seno al consiglio, riservandomi, caso per caso, di valutare la bontà di ogni argomento di cui si tratterà da qui alla fine del mandato.      Con osservanza ”  .

 

 

 

 

PROTEZIONE CIVILE AD ACQUEDOLCI

E’ stata inaugurata ad Acquedolci, domenica scorsa, la sede locale del Nois (Nucleo operativo interforze Sicilia), i cui locali siti in via Dante, sono stati concessi in comodato d’uso gratuito dal Comune di Acquedolci.

L’inaugurazione è stata preceduta da una cerimonia di presentazione sulle finalità che persegue l’Associazione  nella sala consiliare del Comune, nella quale hanno partecipato tra gli altri, l’Ing. Antonio Rizzo, redattore del piano di protezione civile del Comune e il Capo della Protezione civile Regionale Ing. Calogero Foti, il quale ha sottolineato l’importanza  del volontariato che, lungi dall’essere considerato un mero esercizio per mettersi in mostra, rappresenta invece un nobile atto di umana solidarietà.

Oltre al Presidente dell’Associazione Francesco Occhiuto, insieme a tutti gli associati-volontari, erano presenti  Autorità civili e militari locali e del comprensorio.

La costituzione del NOIS di Acquedolci rappresenta un nuovo traguardo di un lungo iter burocratico che si trascina da diversi anni  ma che non ha visto da parte delle Amministrazioni che si sono succedute l’attenzione che meriterebbe un argomento così importante qual’è quello della protezione civile, in caso di calamità naturali. Adesso, dice l’Ass. Nicolina Pulvirenti,  “con la revisione della determina sindacale del C.O.C. (Centro Operativo Comunale) e dell’U.C.L. (Unità di Crisi Locale), passando dall’approvazione del Piano di Protezione Civile e arrivando alla costituzione del gruppo NOIS” si può sperare in qualcosa di concreto sulla delicata materia.

Fondamentale, per perseguire risultati efficaci, è una adeguata formazione sia dei volontari, sia dei funzionari e  dei dipendenti comunali, oltre che degli stessi Amministratori, diffondendo in tutti i cittadini, a cominciare dai più piccoli nelle scuole, la cultura della Protezione Civile.

Giuseppe Scaffidi Fonti

” TUTTI IN FERIE “

Grande successo di pubblico per la rappresentazione teatrale “Tutti in ferie”, commedia brillante di Giuseppe Modica.
Sotto la guida sapiente di Maria Rosaria Pruiti, curatrice dell’evento,  una gremita piazza municipio, dove è stato allestito il palco, la sera del 16 agosto, ha visto la seconda rappresentazione dell’opera teatrale, dopo la prima avvenuta presso il teatro delle scuole elementari il 22 giugno scorso.
Obiettivo del neo-costituito gruppo è quello di riportare in auge l’attività teatrale dopo anni di assenza. In questo senso si sono  rimessi in gioco vecchie glorie dell’epoca che fu di Padre Gagliani,  parroco della Comunita’ acquedolcese, che tanto impulso ha dato  al teatro. Accanto a loro nuove leve hanno dato il loro contributo all’allestimento dello spettacolo.

La rappresentazione, pur con leggerezza, ha voluto veicolare un messaggio di stretta attualità che è quello dell’eterno dualismo tra l’essere e l’apparire nella società consumistica, in cui si tende a far prevalere l’aspetto dell’avere rispetto a quello dell’essere.

“Tutto si fa per l’occhio della gente: la macchina, i vestiti, persino il voler partire a tutti i costi per le ferie”,  è il Leitmotive che caratterizza tutta la commedia, inserito nelle dinamiche familiari di due coppie che vedono i mariti, loro malgrado,  succubi dei desideri delle rispettive mogli accecate dalla voglia di dimostrare ad ogni costo di poter fare meglio della rivale.

L’auspicio è, come ha detto Maria Rosaria Pruiti a nome dell’AMI, che anche altri possano avvicinarsi: “l’Associazione sarà felice di accogliere coloro che vorranno contribuire a mantenere vivo l’amore per il teatro e per le nostre tradizioni”.

Giuseppe Scaffidi Fonti

 

 

BEL CANTO AD ACQUEDOLCI: “OMAGGIO A MARIA”

Nell’ambito del cartellone estivo dell’estate acquedolcese, si è svolta ieri sera, nella suggestiva cornice  dell’antico baglio del Castello di Acquedolci,  l’esibizione musicale intitolata “Omaggio a Maria”, con la presenza del soprano di fama internazionale Felicia Bongiovanni, che recentemente ha ricevuto la cittadinanza onoraria del Comune di Acquedolci per il suo amore verso questo paese.

Ad accompagnare la cantante, al violino Eleonora Sormani e al pianoforte Antonio Scandurra.

Un omaggio  a Maria, appunto, il tema della serata, che ha visto il soprano Bongiovanni eseguire magistralmente diversi brani in una preghiera continua alla Vergine.

Si è dato inizio alla serata con l’Ave Maria di Schubert e a seguire l’Ave Maria di Giulio Caccini,  l’ Ave Maria tratta dall’Otello di Giuseppe Verdi, l’Ave Maria di Gounod e infine, fuori programma, l’aria “Vissi d’arte”,  dalla Tosca di Giacomo Puccini.

Ogni pezzo era preceduto da notazioni storico-musicali da parte di Enrico Caiola, che ha  curato l’organizzazione dell’evento.

Una serata all’insegna della bellezza, della bellezza “invisibile”, come ha sottolineato il mecenate Antonio Presti, ideatore di “Fiumara d’Arte”,  intervenuto a conclusione della magica serata, che si è complimentato con il Sindaco Alvaro Riolo per questo tipo di iniziative, da incoraggiare e ripetere, in quanto aiutano nel percorso di conoscenza che dovrebbe caratterizzare la vita di ognuno di noi e dell’intera Comunità, per vincere l’attacco continuo della “tecnologia” che annulla il pensiero, l’individualità e la consapevolezza critica.

Giuseppe Scaffidi Fonti

RADUNO BANDISTICO AD ACQUEDOLCI

Siamo ormai giunti alla quarta edizione, grazie all’infaticabile impegno del Corpo bandistico di Acquedolci, che a pochi anni dalla sua costituzione, (2013), ha dato dimostrazione di grande impegno sia per quanto riguarda la formazione dei propri componenti sia per quanto riguarda l’organizzazione di eventi come questo.

Stiamo parlando del quarto raduno bandistico città di Acquedolci, quello che si è svolto ieri, a cui hanno partecipato quattro bande musicali: la banda “G. Verdi” di Cerami, la banda di Motta d’Affermo, la banda “S. Lucia” di Capo d’Orlando e, naturalmente, il Corpo bandistico di Acquedolci, che ha ospitato la manifestazione.

Nel pomeriggio, dalle 17,00 in poi,  le bande musicali hanno sfilato per le principali vie cittadine, per concludere quindi in piazza Municipio con concerti sinfonici, di musica classica, ma anche con pezzi di autori e gruppi moderni variamente “ri-arrangiati” da vari compositori, alcuni dei quali rivestivano la poliedrica veste di compositori, arrangiatori e direttori delle rispettive bande, a dimostrazione dell’ottimo livello raggiunto dalle  compagini presenti alla manifestazione.

La serata è stata allietata anche dalla presenza del gruppo delle majorettes diretto da Marta Serraino, che ha fatto da cornice ad alcune marce eseguito dal corpo bandistico Acquedolci.

Il Sindaco di Acquedolci ha portato il proprio saluto, evidenziando l’importanza che  assumono manifestazioni di questo tipo, a maggior ragione se queste divengono “strutturate” e tradizione per Acquedolci, un momento di crescita per tutti.

Giuseppe Scaffidi Fonti

ACQUEDOLCI PREMIA LE ECCELLENZE

Per il terzo anno consecutivo il Comune di Acquedolci premia gli alunni che si sono particolarmente distinti nell’anno scolastico appena concluso.

In una sala consiliare gremita, questo pomeriggio, sono stati premiati gli alunni residenti ad Acquedolci che hanno conseguito la maturità con  il massimo dei voti:

 Margherita Facciolo (Scienze Umane dell’Istituto “Sciascia-Fermi” di Sant’Agata Militello), Alessandro Merlo (Itet T. di Lampedusa Sant’Agata Militello), Benedetto Oieni (Itis “Torricelli” Sant’Agata Militello), Layla Nhaila (Linguistico Sciascia-Fermi), Daniela Regalbuto, Sofia Letizia, Chiara Sanfippo, Giulia Russo Ciarro,  (tutte del Liceo Classico Sciascia-Fermi di Sant’Agata Militello).

Ospite della cerimonia il Presidente della Regione Nello Musumeci, che è stato accolto dal sindaco Alvaro Riolo, insieme ai primi cittadini dell’hinterland e alle Autorità civili e militari.

Il Presidente Musumeci nel suo discorso ha ringraziato dell’invito l’organizzatore della cerimonia, il prof. Giuseppe Salerno, invitando tutti “alla mobilitazione delle coscienze, per fare tutto ciò che è possibile per risalire la china” e vincere quell’atavico diffuso senso di rassegnazione che caratterizza il popolo siciliano.
Invitando invece all’impegno, anche politico, non dando retta a coloro che fanno di tutta l’erba un fascio, definendoli dei cialtroni. Ed aggiungendo che la politica è un’arte nobile, l’arte del governo della cosa pubblica, che non può avere un corto respiro ma deve guardare avanti ponendosi alti obiettivi, senza pensare ai ritorni di consenso o di immagine immediati.
Lo stesso impegno che ha augurato ai giovani diplomati con eccellenza, invitandoli all’azione entusiasta sulle strade della vita di studio o di lavoro che vorranno intraprendere, preparandosi ad un confronto serrato con un mondo ormai sempre più globalizzato.
La cerimonia è stata allietata dal canto del soprano Felicia Bongiovanni, che recentemente ha ricevuto la cittadinanza onoraria dal Comune di Acquedolci.
Sono intervenuti musicalmente anche alcune ex allieve: Eleonora Sormani al violino, Gloria Salerno e Irene Antoci alla voce, accompagnate dal pianista Salvatore Scandurra.
Auguri alle eccellenze per il percorso appena concluso, con l’auspicio che possano continuare con lo stesso impegno ad andare avanti conseguendo sempre ottimi risultati.
                 Giuseppe Scaffidi Fonti

Premiare il merito ?

Apprendere che si continuino a perpetrare abusi nell’ambito delle assunzioni nella Pubblica Amministrazione, non è una novità, si sa, la raccomandazione e le scorciatoie sono state da sempre una costante in tutte le società.

Ma quando questo modo di operare vede come protagoniste quelle che dovrebbero essere le espressioni più alte del nostro sistema, come l’Università e la Magistratura, invischiate in un mercimonio che certamente non premia il merito, allora il pessimismo prende il sopravvento e l’ottimismo della volontà fa difficoltà a prevalere e uscire dal pantano di un sistema collaudato di scambio di favori.

Quello che è accaduto nell’Ateneo catanese in questi giorni, con la Magistratura che indaga su concorsi universitari “pilotati”, probabilmente non è un caso isolato, non credo che altre realtà siano immuni dal rischio di contaminazioni dello stesso tipo, ma per la realtà siciliana quanto sembra accaduto, (il dubbio resta fino a quando la giustizia non fa il suo corso, e nel nostro sistema giudiziario vige il principio della presunzione di innocenza sino alla condanna definitiva), assume una connotazione ancora più grave a causa del contesto socio economico della nostra Regione, dove il 26% dei giovani dell’Isola preferisce varcare lo stretto e studiare altrove.

I giovani preferiscono lasciare la famiglia, con grandi sacrifici economici da parte di questa, perchè considerano l’andare altrove l’alternativa al precariato e alla mortificazione delle liste di attesa del potente di turno e della scarsa possibilità che venga premiato il merito e la capacità, disincentivando così il loro impegno.

” I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi “… recita l’art. 34 della nostra Costituzione, ma il rischio che questo principio resti solo sulla carta, senza essere concretizzato nella realtà, è molto forte se non si esce dalla logica familistica e clientelare.

E triste constatare come continuino a perpetuarsi meccanismi orientati all’esclusione di coloro che non fanno parte di quel clan universitario, di quella casta, di quella cricca, di una loggia massonica, o non essere figli o parenti di…, e come questi meccanismi inducano nel convincimento della irrimediabilità di questo circolo vizioso i nostri giovani, spingendoli al disimpegno e alla fuga.

 “Contano i parenti piuttosto che i talenti” scriveva qualche giorno fa il costituzionalista messinese Michele Ainis. “E infatti la mobilità intergenerazionale – che misura la probabilità di schiodarsi dalla classe di reddito dei propri genitori – in Italia è 3 volte più bassa rispetto agli Stati Uniti. Di conseguenza il 60% degli italiani rimane intrappolato nel suo ceto d’origine (Ocse 2018)”. E continuava:

“Se ogni ateneo, promuove i cuccioli di casa, sbarrando la porta agli studiosi che bussano da fuori, se tutto questo accade – e accade – allora c’è un problema che riguarda non tanto la cultura, quanto piuttosto l’istruzione.(Ri)cominciamo da lì. “

Si può sperare che cessino questi abusi e che le procedure concorsuali si svolgano con la massima trasparenza senza scoraggiare dalla partecipazione i migliori, premiando così veramente il merito e non l’appartenenza ad una delle tante caste?

Giuseppe Scaffidi Fonti