IL MURO DI GOMMA

Hanno un bel da fare i Consiglieri di minoranza di Acquedolci a denunciare gli abusi perpetrati in seno al Consiglio comunale da parte del suo Presidente, il quale non convoca il civico consesso, non porta le mozioni e le interrogazioni richieste dalla minoranza, arrogandosi un diritto di veto non previsto dal regolamento sul funzionamento del consiglio comunale, votando solo quello che interessa alla sua maggioranza.

In sostanza non svolgendo il proprio ruolo di organo super partes, quale dovrebbe essere.

Si gioca solo ad una porta, o, in altri termini, si ascolta solo una “campana”: Gli esposti presentati all’Assessorato agli Enti Locali,  fino ad ora, hanno prodotto il risultato che l’Organo Regionale di controllo ha richiesto dei chiarimenti solo alla parte che ha commesso tali presunti abusi e al segretario comunale, nominato dalla maggioranza, chiamato a “chiarire”, si fa per dire, quello che avviene in seno al consiglio comunale.

Paradossalmente, la minoranza, che invia gli esposti, che è parte lesa, non viene per nulla interpellata.

In questo contesto, ritorna di grande attualità il problema delle nomine “politiche” di quegli organi che per la loro importanza, per il loro ruolo, per la loro credibilità, dovrebbero essere “terzi” , e per essere tali, non dovrebbero certo essere nominati dalla maggioranza!

A causa ora anche di questa  asimmetria informativa, si perpetuano gli abusi e si continua ad assistere impotenti a questo muro di gomma, che impedisce a rappresentanti democraticamente eletti di svolgere il loro ruolo istituzionale per il bene della nostra Comunità.

Giuseppe Scaffidi Fonti