Toyota Mirai: In commercio la prima auto di serie a idrogeno (emissioni=0).

E’ la prima auto di serie a celle d’idrogeno che alimentano un motore elettrico. 155 Cv di potenza e 335 Nm di coppia massima per un peso di 1900 Kg, ed una lunghezza di quasi 5 metri. Nulla a che vedere con i “futuristici” prototipi che sino a poco tempo fa i vari Saloni dell’auto ci mostravano: l’alimentazione ad idrogeno risolve infatti in un colpo solo le tre più gravose tare del motore eletrico: pesanti batterie, scarsa autonomia e lunghezza dei tempi di ricarica. La limousine firmata Toyota invece ha un’autonomia di circa 500 Km e tempi di ricarica dei serbatoi d’idrogeno inferiori a cinque minuti. Evolutivamente, volendo andare a ritroso nella storia – soprattutto recente del marchio giapponese- segue la Prius, vettura ibrida dal disegno del tutto inconvenzionale ma ormai venduta in oltre 1 Mln di esemplari l’anno e modello di punta del marchio. Per la nuova vettura interamente alimentata ad idrogeno, il nome stesso, Mirai, in giapponese significa Futuro, e così Satochi Ogiso, ingnere capo di casa Toyota, spiega le linee volutamente futuristiche della nuova limousine. Futuristici anche gl’interni con displays e sensori, ma la guida è convenzionale. In casa Toyota dunque si è convinti che l’idrogeno sia l’alimentazione del futuro e che, in prospettiva la Mirai sostituisca – anche nei numeri di vendita – la Prius. La commercializzazione del nuovo modello è già iniziata in Giappone, anche se entro la fine dell’anno saranno consegnate solo una dozzina di vetture. La commercializzazione in USA, in particolare in California (dove si ha una maggior presenza di pompe ad idrogeno) è prevista per il prossimo autunno, come quella in Europa. Il prezzo di listino previsto per gli USA è di circa 45.000 dollari cui l’utente americano potrà detrarre circa 10.000 dollari di ecoincentivi. Il problema dell’auto del futuro e del connesso inquinamento parrebbe dunque definitivamente risolto, almeno secondo i tecnici Toyota. In realtà non è tutto rose e fiori: la produzione di idrogeno infatti richiede moltissima energia e perciò il problema dell’inquinamento potrebbe facilmente spostarsi solo a monte nel momento in cui a tal fine non venissero utilizzate le fonti rinnovabili…
francesco latteri scholten.