FINITA L’ITALIA BERLUSCONIANA?

Finita secondo le profezie di Montanelli l’Italia berlusconiana.

“… finirà male e nel fango…” così il grande Indro Montanelli dopo uno dei suoi ultimi incontri con il Cavaliere. Grande Giornalista, ma soprattutto grande intenditore d’Italia e della sua Storia, specie politica, aveva cercato di cooptare Berlusconi verso un indirizzo diverso. Ma la sentenza del processo Ruby – per discutibile che sia,  sembra porre la parola Fine all’ultimo non roseo ventennio di storia italiana.

Erede del CAF (Craxi, -di cui Berlusconi fu braccio destro-, Andreotti Forlani) e con esso della P2, Berlusconi ne ha tentato la prosecuzione politica e ripetuto la fine ingloriosa. Se tuttavia dal tracollo del CAF  è venuto fuori un “nuovo” leader, degno di questo nome, capace di “creare” un nuovo soggetto politico con Forza Italia, subito portato al successo alle elezioni del ’94, così non è oggi. Le ultime politiche infatti hanno mostrato chiaramente il naufragio dei vari tentativi dei suoi colonnelli, soprattutto  ex AN,  di “mettersi in proprio” o di assurgere a “delfini”. Le successive amministrative hanno poi mostrato che senza Berlusconi non esiste il PdL e neppure la lega. Al tentativo di “ricreare” il nuovo soggetto politico, una riesumazione di “Forza Italia”, la sentenza del tribunale di Milano assesta un duro colpo, ma quasi sicuramente se ne sarebbe registrato egualmente il naufragio per l’integralismo intrinseco del progetto: il ritorno al concetto di Stato azienda che rifiuta quel compromesso tra questi e la realtà politica.  Insomma, la “Cronaca di una morte (politica) annunciata”. L’Italia del dopo è contrassegnata essenzialmente dal vuoto ideologico e politico e dove pare porsi come possibile erede o coerede Matteo Renzi, il primo a porsi apertamente la questione del “dopo”, il rottamatore  dello schieramento politico opposto, ma dichiaratamente aperto ad altre realtà politiche. L’idea dello Stato azienda pare debba  essere  attualmente abbandonata, così come quel progetto presidenzialista che avrebbe dovuto supportarlo. Ma questo è quello che già intravedeva Indro Montanelli: a buon intenditor poche parole.

francesco latteri scholten.